Come il rapporto Istat del 2022 ha fotografato la situazione economica italiana.
Dopo il periodo buio vissuto con la pandemia, l’economia italiana ha vissuto una rapida ripresa che ha portato ad una situazione di pre-pandemia.
La crescita sostenuta di inizio 2021 che ha segnato un +6,6% di aumento del Pil, ha subito un freno derivante dalle limitazioni produttive e accentuato da inizio 2022 dalla guerra in Ucraina.
Nonostante questo, le previsioni più recenti vedono una crescita anche nel 2022 (al momento si assesta al 2.6%).Crescita che riguarderà anche il settore del franchising, come abbiamo trattato in questo articolo dedicato ai dati del settore nel 2022.
Dinamismo settoriale
Il 2021 e i primi mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un forte dinamismo che, tuttavia, non ha riguardato tutti i settori allo stesso modo. La produzione industriale è cresciuta equiparando i livelli del 2021 a quelli di fine 2019. Bene anche l’edilizia, settore nel quale hanno influito gli incentivi fiscali, il commercio, la logistica e l’ICT.
Il settore del terziario ha visto, invece, ancora una contrazione. In particolare strutture alberghiere, ristorazione e servizi alle imprese, cioè quelli maggiormente impattati dalle chiusure dei lock down, stanno faticando più di altri.
Il mercato del lavoro
La ripresa economica ha avuto ripercussioni anche sul mercato del lavoro. Gli occupati sono in crescita con un tasso di occupazione che si assesta sui livelli pre-pandemici. I tassi di impiego maggiori riguardano i giovani e i contratti a tempo determinato. Occorre evidenziare, però, che, la dinamica salariale è stata piuttosto moderata, e non ha coperto l’aumento dei prezzi al consumo.
I fattori di criticità
Il rialzo del prezzo di materie prime energetiche e prodotti agricoli in seguito alla guerra russo-ucraina, presumibilmente provocherà una riduzione delle forniture di questi beni e, di conseguenza, un rincaro globale dei prezzi. Questo riguarderà in modo particolare i beni di largo consumo, e il commercio con l’estero, da sempre forza trainante dell’economia italiana.
Le sfide e opportunità
Gli 85 miliardi di fondi stanziati per il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresentano una delle maggiori opportunità per il nostro Paese. Questo prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica, incrementare la formazione dei lavoratori, diminuire le diversità di genere, territoriali e generazionali.
L’Italia in dieci anni ha visto una diminuzione di quasi 20% delle emissioni di anidride carbonica grazie, soprattutto, alle innovazioni tecnologiche nei settori industriali. La sostenibilità e la transizione ecologica rappresentano uno stimolo per continuare il processo di rinnovamento del tessuto economico, e far si che, oltre alle industrie produttive, investano anche il settore del terziario.