Non lasciare indietro nessuno. È questo l’appello lanciato dalla FAO (Food and Agricolture Organization of the United Nations) per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Un grido di allarme per una situazione che vede le disuguaglianze acuite anche dalle tensioni internazionali.
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione vuole essere uno spunto di riflessione che, partendo dall’alimentazione, si estende a tematiche correlate come sistemi di produzione agroalimentari più efficienti e sostenibili e tutela ambientale al fine di garantire una vita migliore per tutti.
Le aziende private possono fare molto per creare mercati inclusivi.
Ad esempio possono promuovere politiche del lavoro volte a favorire l’inserimento di donne, giovani e immigrati garantendo loro stipendi dignitosi e valorizzandone la professionalità. Questo contribuisce a incrementare il potenziale economico e produttivo della società nella sua globalità.
Gli investimenti in termini di ricerca e innovazione tecnologica sono indispensabili per uno sviluppo sostenibile. In questo modo, infatti, si può tutelare maggiormente l’ambiente, favorire la crescita economica e sostenere le strutture socioeconomiche esistenti.
L’attenzione alla riduzione degli sprechi e al riciclo delle risorse è importante per qualsiasi azienda e in qualsiasi settore. Pensiamo ad esempio al riciclo dei prodotti residui dei processi di lavorazione nelle aziende manifatturiere oppure organizzando un servizio mensa attento alla limitazione degli sprechi e con approvvigionamenti locali così da sostenere le aziende del territorio.
Ma in questo contesto è fondamentale per le realtà della filiera alimentare. Supermercati e negozi di alimentari, ristoranti, hotel. Tutti questi devono attivarsi a limitare e gestire al meglio gli sprechi. Ad esempio donando il cibo invenduto a banchi alimentari o alle organizzazioni umanitarie.
Creare un futuro migliore e più sostenibile per tutti è possibile.