Il crowdfunding è una particolare tipologia di microfinanziamento collaborativo, oggi molto in voga, volta a finanziare progetti di diverso tipo attraverso piccoli contributi di gruppi numerosi, mossi da un interesse in comune.
Fino a pochissimi anni fa sembrava impossibile finanziare una qualsiasi attività con meccanismi come quello del crowdfunding: questo tipo di iniziativa, qualora legata al finanziamento di piccole e medie imprese, fino al 2018 era infatti vietata.
Fu grazie all’intervento della Consob - Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - che questa restrizione venne abolita, permettendo al crowdfunding di essere ammesso nel mondo dell’economia organizzata.
Oggi questo tipo di pratica ha preso piede in maniera massiva, soprattutto nell’ambito no profit ma non solo: anche in ambito franchising è una tipologia valida di finanziamento, tanto per le start up quanto per le reti già formate.
Due casi emblematici sono, ad esempio, quelli di PoshWash e The Longevity Suite.
Questi esempi dimostrano come anche il franchising possa adottare soluzioni di questo tipo, riuscendo a superare due criticità importanti: da un lato il reperimento della liquidità necessaria all’avvio dell’attività, dall'altro la velocità con cui questa disponibilità economica si rende fruibile.
Se il crowdfunding rappresenta un'ottima opportunità anche in ambito franchising, non mancano tuttavia i risvolti più impegnativi della medaglia: primo tra tutti, la necessità di avviare una campagna marketing a supporto.
E' infatti indispensabile raggiungere i potenziali finanziatori, trasmettendo loro in modo efficace il valore del nostro progetto affinchè scelgano di sostenerlo.